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Questa statua è stata realizzata da un robot (italiano): la storia di Robotor, il Michelangelo con l'intelligenza artificiale

Corriere della Sera

31/01/2023

Ideato a due passi da Carrara, trasforma il marmo in arte grazie a un braccio meccanico e a un software avanzato.
Se quel braccio meccanico, e un po’ artista, conoscesse il linguaggio dell’uomo, probabilmente si rivolgerebbe alla statua, chiedendole: «Perché non parli?». Oggi, infatti, per essere Michelangelo e scolpirsi il proprio Mosè non servono genio e sregolatezza. È sufficiente lui, «Robotor», una nuova generazione di robot messa a punto da due apuani doc: sì, di casa a Carrara, dove si estrae da secoli il marmo migliore per abbellire chiese, palazzi e musei.

Ci sono passati Michelangelo (appunto), Canova, Botero e più recentemente Jeff Koons e Maurizio Cattelan. Ma sarà vera arte, farsi fare una fresatura da un braccio meccanico intorno a un blocco di due metri? «Certo che lo è», rispondono insieme i due apuani, Giacomo Massari, 39 anni, e Filippo Tincolini, 46enne, cofondatori di TorArt, un laboratorio di scultura frequentato da chi sa lavorare il marmo e da esperti di software.

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